EUROFLORA 2006 a Genova

Un nuovo modo di interpretare il verde

Euroflora si tiene ogni cinque anni a Genova, è una tra le più importanti manifestazioni di florovivaismo e floricoltura internazionale che si estende su una superficie di circa 150.000 mq. Nasce nel 1966 e nella sua prima edizione viene salutata da 250 mila visitatori, un numero veramente significativo per quei tempi, dal 1966 al 2001 l’hanno visitata circa 5 milioni di persone. L’Italia entra così nella rosa delle grandi floralies internazionali e viene ufficialmente riconosciuta dall’AIPH (Association Internationale des Producteurs de l’Horticulture). Gli organizzatori si ispirarono ad una manifestazione già famosa in Europa che si teneva in Belgio nella cittadina di Gand. La fiera è allestita all’interno di capannoni e all’aperto, con lo sfondo del mare, è un susseguirsi gioioso di piante e fiori. Molto originale la ricostruzione del porto "Old America" per ricordare i fiorenti commerci marittimi di spezie e caffè con l’altro continente. Un elemento innovativo ha contraddistinto la manifestazione di quest’anno ed è stato quello di aprire un nuovo ed alternativo orizzonte sulla interpretazione del verde presentandolo in un contesto di miglioramento della qualità di vita dell’individuo stesso.

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Azalee nell’emtrata

L’uso della vegetazione negli spazi urbani ha sempre avuto molteplici funzioni: simboliche, estetiche-ornamentali, produttive e di regolazione del microclima. La funzione termoregolatrice della vegetazione, nel periodo estivo è conosciuta fin dai tempi più remoti, in tutta l’area mediterranea. L’impiego delle piante nelle abitazioni greche, romane, ispano-moresche, ecc., associato in modo opportuno ad alcune strutture architettoniche (pergole, portici, vasche, patii, viridari), sottolinea la costante ricerca di raffrescamento estivo. Nei giardini delle ville del Cinquecento e del Seicento trova ampia diffusione l’uso della vegetazione come protezione dal vento, il pergolato ricoperto da vite per le passeggiate nei giorni assolati. Oggi nell’ambito di una coscienza emergente e di fronte agli attuali squilibri ambientali della città contemporanea, sta prendendo corpo l’idea di una "green city", ovvero di una rinaturalizzazione della città attraverso vere e proprie iniziative di integrazione strutturale del verde con l’ambiente costruito; a queste molteplici tendenze si ispirano le attuali norme di pianificazione urbanistica.

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interno della mostra

Dal 1966 ad oggi Euroflora è diventata il più grande strumento di promozione florovivaistica per l’Italia passando da una prevalenza di espositori produttori di fiori recisi (must della riviera ligure di ponente) alle piante da interno; oggi il vivaismo da esterno costituisce l’attrattiva più grande. E per chi non l’ha visitata entriamoci insieme. Un’ovazione di meraviglia celebra lo spettacolo che si presenta all’entrata del primo grande salone dove zampilli rosso fuoco di rododendri e azalee simulano i getti di una fontana, una vera gioia per la vista sollecitata in continuazione da ogni tipo di piante e fiori. E mentre aiuole di ibischi, orchidee, piante succulente si susseguono gioiosamente, l’attenzione viene attirata dalla sapiente ricostruzione di ambienti di foresta tropicale, boreale e pluviale e da incredibili esposizioni di preziosi bonsai. Non sono mancati apporti di paesi lontani come l’Africa o la Nuova Zelanda. Grande stupore per una vera vedette un po’ âgée, e cioè una conifera (Wollemia nobilis) risalente a 90 milioni di anni, scoperta nel 1994 in un parco naturale australiano a nord di Sidney e importata da una azienda di Bolzano che oggi si occupa della sua riproduzione e commercializzazione. All’esterno un allestimento di cespugli profumati di lavanda, piante perenni e divertenti composizioni di ortaggi colorati fanno da sfondo alla pittoresca riproduzione, in cartongesso, dei caratteristici portici dei borghi liguri.

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Basilico genovese

Un angolo simpaticissimo rende omaggio al basilico genovese che è l’ingrediente indispensabile per il famosissimo Pesto, numerose piantine sono state posizionate sulla prua di una tipica barca da pesca in legno azzurro e bianco. Questo prodotto meriterebbe una descrizione più approfondita che ci introdurrebbe al tema della gastronomia tipica delle regioni italiane degnamente rappresentata anche ad Euroflora dove sono stati allestiti gustosi stands, ma ci porterebbe troppo lontano. La novità assoluta di Euroflora 2006 è stato il concorso a premio "Il giardino onirico" dove i giardini fantasiosamente allestiti mediavano emozioni e sogni attraverso bellissime coreografie, complici i colori e i profumi delle piante che composte artisticamente sollecitavano la fantasia dei visitatori. Questo tipo di allestimento offre spunto per una riflessione sulla interpretazione emozionale del verde. In gara per il concorso 26 giardini e il primo premio è stato vinto da "Il piccolo giardino" dove attraversando una camera oscura si entrava in due piccoli giardini mediterranei visibili entrambi grazie ad un gioco di specchi, con protagonista assoluto l’olivo, pianta importantissima per l’economia ligure.

Simpaticissimo il giardino intitolato "Un letto per sognare": avete mai pensato di addormentarvi su un letto di foglie e cuscini di fiori? Oppure vi siete mai seduti a cena fra cactus, bollicine di sapone, su sedie rosa di morbida ovatta? nel giardino "Dreams & Bubbles" avreste potuto farlo. Un progetto molto interessante si intitolava "Un brano di campagna", l’autore rappresentava l’uomo metropolitano con un manichino, su un prato di graminacee sullo sfondo di uno paesaggio urbano con palloncini rossi che simulano i papaveri ed un aereo in volo. Le alte graminacee, inserite in un contesto cittadino sintetizzano un’alternativa ed una rottura con il classico giardino in cui domina generalmente un brillantissimo tappeto verde.

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Un letto per sognare

Non è mancata un’esperienza per sollecitare la coscienza ambientale, la tematica era il riciclaggio dei rifiuti prodotti in grandi quantità dall’uomo nell’era moderna. Su un prato alcuni elettrodomestici, elementi tipici delle discariche abusive, erano riempiti con piante rare e ricercate. Fuori concorso un esperimento educativo molto interessante che vale la pena di descrivere sinteticamente perché introduce ad un tema di grande attualità: il miglioramento della qualità di vita nei centri urbani; protagonista l’oasi verde.

Il visitatore veniva invitato a percorrere un angusto corridoio, dove oggetti come biciclette e cartelli stradali appoggiati alle pareti di cartone che riproducevano le via di una città, rumori improvvisi come clacson, sirene, trapani, stridio di freni, lo calavano nella fastidiosa realtà del traffico urbano. Una porta alla fine del corridoio si apriva su un silenzioso e gradevole spazio verde con un laghetto dove galleggiavano petali di ninfee sfumati dal bianco al rosa ed un fitto boschetto di bamboo, un muretto dipinto di un intenso blu permetteva una sosta per godere dell’atmosfera pacificante ove "poter tirare un gran sospiro di sollievo". Ecco rappresentato con efficacia ed immediatezza il senso di pace e relax che può dare un angolo di verde quando interrompe lo stress derivante dalla frenesia del centro urbano; i visitatori percepivano direttamente il "benessere": l’esperimento era riuscito in pieno. Scegliere e frequentare un angolo verde di pace ci può dare sollievo, inserire nei nostri ritmi di vita quotidiana una visitazione consapevole dei giardini può portare un grande beneficio. Ogni individuo ha una sua indole che può essere più o meno contemplativa o dinamica, a noi la scelta: passeggiata lenta o di corsa? a piedi o in bici? Scopriamolo nel verde delle nostre città. Gli autori perseguono da anni consapevolmente questa scelta di vita. Bruno attraverso l’appassionata cura del giardino nella sua casa in Appennino dove passa lunghe ore a curare, osservare piante, fiori e piccola fauna che ospita nei nidi da lui stesso creati e Gloria attraverso le passeggiate e soste contemplative nei giardini "ascoltando" la natura.

Dott.ssa Biol. Gloria Savigni agosto 2006

Riferimenti web:
- articolo di Antonella Bellomo sul verde pubblico
- www.fiera.ge.it/euroflora2006/
- sito del FAI
- http://grandigiardini.it/2005/ita/main_ita.htm
- http://www.giardiniaperti.it/

Tratto dalla rivista Pietra su Pietra

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