FIORITURE IN CITTA’

Fioriture in Città

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Cercis Siliquastrum in un Parco a Bologna

Continuiamo ad osservare le nostre fioriture cittadine. Dopo la comparsa del timido Calicanto, discreto ma profumatissimo, nel freddo mese di gennaio, il giallo intenso delle allegre Forsitzie di marzo, i delicati fiorellini bianco-rosa dei Prunus e le splendide Magnolie Giapponesi, ecco che in questo mese di Aprile la natura dipinge di viola i rampicanti arbusti del Glicine (Wisteria Sinensis), di fuxia gli Alberi di Giuda (Cercis siliquastrum), di rosa i carichi Ciliegi Giapponesi da fiore (Prunus Serrulata) e di lilla i delicati Lillà (Syringa Vulgaris).

Cercis siliquastrum

Amo in questo dolce e bizzarro mese di Aprile andare ai giardini di Lunetta Gamberini (Bologna) dove è possibile assistere alla più intensa fioritura di questa specie. Quando entri in questi giardini ti accoglie una nuvola viola di Siliquastri, distribuiti lungo i viali interni, quelli perimetrali e sulla sommità delle collinette, residui della antica fortificazione preesistente.

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Esemplare di Cercis siliquastrum - giardini Lunetta Gamberini -Bologna

L’albero di Giuda o siliquastro (Cercis siliquastrum, L. 1758) è un albero appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) utilizzato come pianta ornamentale nei giardini e per le alberature stradali, grazie anche alla resistenza all’atmosfera cittadina spesso inquinata. E’ originario dell’Asia Minore, ha vistosi grappoli di fiori rosa-violacei che sbocciano prima della nascita delle foglie. Il Siliquastro si presenta come un piccolo albero, alto al massimo fino a 8-10 metri, ma più spesso come arbusto e cresce rapidamente. Possiede foglie caduche, arrotondate cuoriformi, nei soggetti giovani possono avere tonalità rossastre, in autunno assumono un bel colore giallo e cadono a novembre inoltrato.

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Racemi di Cercis Siliquastrum

I fiori sono ermafroditi, con corolla papilionacea, sono riuniti in racemi che compaiono prima delle foglie in marzo - aprile; caratteristica di questa specie è la caulifloria: i fiori spuntano direttamente dalla corteccia dei rami e del tronco ed inizia a fiorire verso i sei anni di età. Ne esiste anche una varietà a fiore bianco (C. siliquastrum var. alba). L’impollinazione di questa specie è entomofila, avviene cioè per opera degli insetti. Il nome volgare fa riferimento alla triste leggenda secondo la quale Giuda, sopraffatto dal rimorso, si sarebbe impiccato su quest’albero. L’albero di Giuda ha un areale di distribuzione che comprende le regioni del Mediterraneo, dai Balcani all’Asia Minore. E’ una specie che mostra netta preferenza per i substrati calcarei, anche aridi e rocciosi, spingendosi in altitudine non oltre 300 m di altitudine; esigente per la temperatura, non tollera geli prolungati. Il legno è impiegato in lavori di ebanisteria e al tornio, grazie alla durezza e al bel colore rosso venato di scuro. Gradisce un’esposizione in pieno sole, possibilmente protetta dai venti; si sviluppa prevalentemente in pianura, preferendo i climi miti a quelli rigidi. In età avanzata può raggiungere gli 8-10 m, anche se solitamente le sue dimensioni sono più contenute: tra i quattro e i cinque metri. Si adatta comunque bene a qualsiasi terreno da giardino e va piantato in ottobre. La moltiplicazione avviene ( in vivaio) attraverso i semi che la pianta produce in abbondanza, questi si seminano in marzo in contenitori riempiti con composta da seme, quando le piantine raggiungono dimensioni adeguate si spostano in vasi di circa 10 cm di diametro che si interrano all’aperto. Solitamente prima di poter essere trasferite a dimora le piantine vanno tenute in vivaio per circa due anni ed è a questa età che vengono in genere messe a dimora nei giardini o parchi. Parassiti e Malattie: essendo una pianta molto rustica non soffre di particolari malattie ma le foglie sono soggette ad attacchi da parte degli afidi.

Sempre in questo mese di Aprile, negli stessi giardini di Lunetta Gamberini ho trovato fioriti anche i cespugli di Lillà (Syringa vulgaris) che si fanno largo tra la vegetazione, crescendo sotto alti pioppi bianchi che rilasciano una lanuggine bianca e soffice.

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Lillà ai Giardini Lunetta Gamberini

Singoli ed isolati esemplari spuntano nei giardini di case e ville cittadine confondendosi a volte con il viola tenue del glicine. E’ un fiore "antico ed elegante", come mostra la foto che lo vede adornare una colonna di vecchi mattoni in una villa nella zona pedecollinare di Bologna

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Cespuglio di Lillà all’entrata di una villa a Bologna

Questo genere comprende alcune specie di arbusti a foglia caduca, diffusi in Europa e in Asia, di medie dimensioni; gli esemplari adulti possono raggiungere i 2-3 metri di altezza. Il fogliame, di colore verde chiaro e di forma tondeggiante, è molto persistente ed in genere il Lillà è una delle ultime piante a perdere le foglie in autunno. Verso la primavera inoltrata produce grandi corimbi apicali, costituiti da piccoli fiori a stella, di colore lilla, leggermente profumati. Esistono molte varietà ibride, è una pianta di facile coltivazione e molto diffusa nei nostri giardini da sempre.

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Particolare del fiore del Lillà

E’ consigliabile porli a dimora in giardino, in luogo ben soleggiato ma possono sopportare anche la mezz’ombra. Non temono il freddo invernale e neanche il calore estivo. Generalmente si accontentano delle piogge, anche se è prudente annaffiarli sporadicamente durante i mesi più caldi dell’anno. Esistono anche varietà nane, compatte, che possono essere coltivate in vaso; in tal caso ricordiamo è bene annaffiare il substrato quando è ben asciutto, da marzo a ottobre. Verso la fine dell’inverno è bene spargere ai piedi delle piante del concime granulare a lenta cessione, oppure dello stallatico maturo. Si coltiva nella comune terra di giardino, predilige substrati ben drenati, argillosi ed alcalini, mentre gli esemplari coltivati in vaso vanno rinvasati ogni 2-3 anni. Per quanto riguarda le malattie, può essere colpito da “batteriosi” che si manifesta con macchie di colore bruno sulle foglie e i germogli anneriscono e si seccano. La peronospora invece si manifesta con macchie brune e irregolari sugli apici dei germogli e sulla corteccia. gloria

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